Diabete e pre-diabete: nuovi criteri per la diagnosi
L’International Diabetes Federation (IDF) ha pubblicato un documento di consenso in cui propone nuovi criteri per la diagnosi di pre-diabete e di diabete. Il documento si basa sulla glicemia rilevata alla prima ora della curva da carico di glucosio, ribattezzata “mini-curva”.
La valutazione della “mini-curva” permetterebbe di fare una diagnosi estremamente precoce di diabete e di pre-diabete, consentendo di fare le diagnosi almeno un paio di anni prima rispetto ai test attuali.
L’IDF è la federazione mondiale che include tutte le società di diabetologia del mondo e anche le associazioni di persone con diabete. L’IDF ha proposto che la mini-curva di glucosio venga proposta come nuovo criterio diagnostico per il pre-diabete e il diabete, basandosi sulla glicemia alla prima ora della curva da carico di glucosio.
Cosa cambia per le diagnosi di pre-diabete e diabete?
Dopo l’attenta revisione di tutta la letteratura scientifica, il nuovo documento di consenso stilato dall’IDF ha adottato il valore soglia di >155 mg/dL alla prima ora della curva da carico di glucosio per la diagnosi di pre-diabete nei soggetti con normale glicemia a digiuno.
Questo valore è altamente predittivo per lo sviluppo di diverse patologie:
- progressione verso il diabete tipo 2
- complicanze micro e macro-vascolari
- apnee da sonno
- steatosi epatica associato a disfunzione metabolica e di mortalità nei soggetti con fattori di rischio.
Il documento introduce anche un nuovo criterio diagnostico di diabete tipo 2, cioè una glicemia superiore a 209 mg/dL, sempre alla prima ora della curva da carico.
Con questi nuovi criteri diagnostici sarà possibile individuare precocemente i soggetti ad aumentato rischio di diabete o già diabetici che ad oggi sfuggono a questa diagnosi. Gli attuali criteri diagnostici sono:
- glicemia a digiuno <100mg/dL
- glicemia a due ore dall’OGTT <140 mg/dL
- emoglobina glicosilata < 5,7%
La diagnosi precoce è importantissima
La mini-curva rappresenta un metodo più pratico per diagnosticare il maggior numero di soggetti a rischio e riconoscere i soggetti con diabete conclamato.
Ovviamente la diagnosi precoce consente di gestire al meglio la situazione, mantenendo il livello di salute più alto possibile.
Infatti è possibile che, in presenza di pre-diabete, un cambiamento dello stile di vita e in alcuni casi ricorrendo a una terapia farmacologica, possano prevenire la progressione verso la conclamazione della malattia. Prima si interviene con scelte di salute, più probabilità ci sono di non arrivare a sviluppare il diabete tipo 2.
