Per la persona con diabete è molto importante sapere esattamente come comportarsi in caso di comuni malattie. Persino una semplice influenza, infatti, può rappresentare una situazione a rischio e portare a conseguenze anche gravi se la gestione quotidiana del diabete viene trascurata. Quando è in atto un’altra malattia è indispensabile prestare un’attenzione ancora maggiore alla terapia con insulina o farmaci, al controllo della glicemia e delle urine e al regime alimentare.
L’insorgere di malattie come l’influenza, il raffreddore, la febbre o il vomito comporta per chiunque una condizione di forte stress fisico. Per combattere questo stress l’organismo rilascia degli ormoni, tra cui l’adrenalina e il cortisone, che stimolano la produzione di glucosio.
Nella persona con diabete il modo in cui il corpo cerca di contrastare la malattia in atto va quindi ad interferire con l’azione dell’insulina e vi è il rischio di uno sbalzo sensibile dei livelli glicemici, fino a soglie molto pericolose. Una reazione del genere può provocare ad esempio lo sviluppo di chetoacidosi diabetica (ovvero un forte abbassamento del pH nel sangue) o portare al coma iperglicemico.
Nel paziente con diabete in molti casi di comuni malattie, quindi, il fabbisogno quotidiano di insulina può aumentare, come succede in presenza dell’influenza. In altri casi si è invece maggiormente esposti al rischio di ipoglicemia, come avviene ad esempio in presenza di vomito o diarrea.
Ecco perché durante la malattia è importantissimo non trascurare la terapia di ogni giorno e rivolgersi al medico per intervenire subito, con l’aumento o la riduzione dei dosaggi in base al caso specifico. In questo senso è utile stabilire preventivamente insieme al dottore uno schema personale con le correzioni della glicemia da effettuare nel caso di sbalzi improvvisi e di notevole entità.
In caso di comuni malattie è fondamentale l’autocontrollo periodico della glicemia e dei corpi chetonici nell’urina, proprio perché il fabbisogno di insulina può cambiare in modo repentino.
In genere gli specialisti consigliano di effettuare un monitoraggio almeno ogni 2-3 ore, ma è raccomandabile chiedere il parere del medico per sapere con precisione quante volte al giorno e in quali momenti della giornata è meglio eseguire i controlli.
La prima cosa importante è non smettere di bere. Una malattia come la febbre fa perdere molti liquidi e la disidratazione può portare ad un peggioramento dello stato di salute. Il tipo di liquido e la quantità da assumere dipendono dal livello della glicemia: quando è alta è consigliabile bere acqua, brodo o bevande prive di zucchero e caffeina; quando è bassa è preferibile assumere sostanze che apportano glucosio e una quantità utile di carboidrati.
In presenza di una malattia capita spesso anche di non avere appetito: anche se non si ha fame bisogna cercare di assumere qualcosa e domandare al medico quali sono gli alimenti migliori per favorire la guarigione, evitare di peggiorare e compensare gli eventuali sbalzi glicemici.
2016-12-26T10:00:35+01:00 Redazione angolodeldiabetico.it