Negli ultimi anni si è verificato un costante aumento delle persone che adottano una dieta priva di carne (vegetariana) o priva di qualsiasi derivato di origine animale (vegana). Ad oggi, la ricerca suggerisce che la dieta vegana può avere un impatto positivo sul diabete di tipo 2. Nonostante la storia familiare riveste un ruolo importante per il verificarsi del diabete di tipo 2, lo stile di vita e l’alimentazione sono i fattori di rischio fondamentali per lo sviluppo di questa patologia. Sempre più professionisti della salute, infatti, riconoscono il ruolo della nutrizione nella prevenzione e nella gestione del diabete.
Negli ultimi anni, gli scienziati hanno condotto diverse ricerche con cui si è potuto dimostrare che i vegani hanno un rischio inferiore del 30-50% di sviluppare il diabete di tipo 2.
Sia i cereali integrali, che i legumi, come anche verdure, frutta e noci hanno doti preventive contro il diabete di tipo 2. Inoltre, il consumo di carne è stato, spesso, associato ad un aumentato rischio di soffrire di questa patologia. Infatti, sia le proteine animali che i grassi saturi (che sono presenti principalmente negli alimenti di origine animale) aumentano la resistenza all’insulina ed aumentano il rischio di diabete.
L’ Università di Harvard, in uno studio durato oltre 20 anni, ha potuto scoprire che chi mangiava più cibi vegetali e meno di origine animale diminuiva il rischio di diabete di tipo 2 del 20%. In questo studio, i ricercatori hanno individuato due modelli alimentari a base vegetale:
Ne consegue che una dieta vegana ben pianificata ed equilibrata è una delle armi più efficaci per evitare il diabete di tipo 2.
Il miglior consiglio è quello di prevenire, ma cosa si può fare se si è già sviluppato il diabete? Il passaggio da una dieta classica ad una dieta vegana potrebbe aiutare a controllare meglio questa patologia e a prevenirne le complicanze.
Recenti studi dimostrano che, nelle persone con diabete che iniziano una dieta vegana, gli indicatori del diabete migliorano e la necessità di farmaci diminuisce.
Il ruolo delle diete vegane nella riduzione dei marker di rischio cardiovascolare (colesterolo, colesterolo LDL, apolipoproteina B, proteina C-reattiva) e delle lesioni aterosclerotiche nelle arterie sarebbe stato dimostrato già a partire dagli anni ’90. Questo effetto positivo è stato riscontrato anche in persone con diabete.
Dai dati risulterebbe che i vegani hanno il 30% in meno di mortalità cardiovascolare rispetto ai non vegani. Infatti, nelle persone con diabete e con insufficienza renale, la sostituzione delle proteine animali con proteine vegetali migliora la funzione renale. Questo comporta una riduzione della mortalità per complicanze renali.
Se si soffre di diabete di tipo 2, il medico potrebbe prescrivere alcuni farmaci per abbassare il livello di zucchero nel sangue. Sebbene questi farmaci siano necessari, potrebbero comportare effetti collaterali significativi e, a lungo termine, risultare non risolutivi.
Il diabete è una patologia seria. Come detto in precedenza, per gestirla al meglio, oltre a seguire la terapia indicata dal medico, bisognerebbe apportare modifiche allo stile di vita.
Consultare un bravo nutrizionista, è senza dubbio un ottimo punto di partenza per la presa in carico della propria patologia. Una corretta alimentazione deve andare di pari passo con un una costante attività fisica giornaliera. Se non sei un amante dello sport potresti farti aiutare da un bravo personal trainer che, in base alla tua condizione fisica e la tua motivazione, sarà in grado di costruire un allenamento su misura per te!
2021-11-18T17:48:13+01:00 Redazione angolodeldiabetico.itA plant-based diet for the prevention and treatment of type 2 diabetes
Vegetarian Diets and the Risk of Diabetes
Dietary habits contribute to define the risk of type 2 diabetes in humans
Association Between Plant-Based Dietary Patterns and Risk of Type 2 Diabetes
Following a healthy plant-based diet may lower type 2 diabetes risk