Avere il diabete non è un valido motivo per smettere di viaggiare ed esplorare il mondo. Tuttavia, è opportuno organizzare al meglio il nostro viaggio. È molto importante tenere in considerazione ogni fattore che può alterare le nostre abitudini quotidiane, dall’alimentazione, al vestiario, all’assunzione dei farmaci e quant’altro. In questo articolo troverete tanti consigli utili per godervi il vostro viaggio in piena sicurezza e tranquillità.
Se si viaggia all’estero, è importante, prima di partire, capire se il paese di destinazione ha accordi di assistenza sanitaria con l’Italia. È molto utile, infatti, essere in possesso della tessera sanitaria europea, che garantisce la reciprocità nel trattamento sanitario. 1
Se si tratta di un soggiorno breve, tipico di una vacanza estiva, può essere conveniente portare con se i propri farmaci. In questo senso, ci sono frigoriferi da viaggio e borse termiche, dette anche “portafogli freddi”, per mantenere l’insulina alla giusta temperatura.
Nel caso di un viaggio in aereo, è essenziale un breve referto medico, in inglese, che può servire anche ad informare il medico del paese di destinazione in caso di emergenza. 1
Le pompe di insulina potrebbero creare difficoltà al controllo negli aeroporti. È bene, dunque, avvisare preventivamente il funzionario, si trasportare la strumentazione necessaria per l’insulina, mostrando anche una relazione corrispondente in inglese.
Per i viaggi aerei, è essenziale specificare che l’insulina e qualsiasi altro farmaco, devono viaggiare in cabina e non nel reparto bagagli. Questo, per evitare, sia il deterioramento dei farmaci dovuto alle temperature nel reparto bagagli, sia il rischio di smarrimento.2
È molto importante ricordarsi di portare il cibo per l’ipoglicemia, sia a rapida azione come zucchero, succhi di frutta, e anche ad azione lenta come biscotti, toast, eccetera.
A volte sì, è necessario. Specialmente per le persone che assumono insulina, poiché la temperatura e l’umidità sono tra i fattori che ne influenzano l’assorbimento.
Durante i giorni di viaggio sarebbe opportuno misurare con maggiore frequenza la glicemia, al fine di avere più informazioni nel caso in cui si dovessero apportare delle modifiche nella gestione del diabete. 3
Ovviamente, per una persona con diabete di tipo 2 controllato, che assume anti-diabetici orali, questi aggiustamenti sono molto più semplici.
In estate lo stile di vita è generalmente diverso dal solito. In molti casi la maggiore disponibilità di tempo libero favorisce la pratica di attività fisica, e quindi, diventa fondamentale idratarsi bene con acqua o bevande isotoniche.
Molto spesso quando si viaggia, soprattutto quando si va alla scoperta di una città, si visitano musei, monumenti, si fanno tour di qualche ora. Questo comporta che la dose di farmaci dovrà essere ridotta o compensata con l’assunzione di carboidrati per prevenire l’ipoglicemia.
Anche la dieta è una delle componenti fondamentali del trattamento del diabete e durante un viaggio all’estero è possibile trovare cibi molto diversi da quelli che siamo soliti mangiare.2
In molti paesi l’indicazione del contenuto di carboidrati, viene effettuata in modo differente dal nostro e quindi può capitare che il cibo che abbiamo scelto ha più o meno carboidrati rispetto a quanti ce ne aspettiamo. In questi casi possiamo sempre usare il pane o la frutta come jolly per regolare le porzioni.